I Test del Piccione: Kawasaki Versys 1000 MY2019

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piccione
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Eccoci qua amici!
Qualcuno si lamentava che da un po' di tempo mancavo all'appuntamento con le recensioni delle nuove moto in prova e così.... eccoci qua con un nuovo test. Della serie "a volte ritornano" sono salito di nuovo in sella, a distanza di quattro anni, sulla Versys 1000.
Quando sono andato a controllare la mia precedente recensione ed ho visto che sono passati già quattro anni non ci credevo!
Comunque giusto per rinfrescarvi la memoria linko qui il precedente test:
viewtopic.php?f=8&t=2747&p=41098&hilit= ... est#p41098
Avevo in ogni caso ben presente in testa le impressioni di guida della volta precedente per cui, al cospetto della nuova Tourer nipponica, mi soffermo innanzi tutto a verificare le novità rispetto alla versione precedente e le novità, a dire il vero, sono molte!
Dal punto di vista estetico l'impressione generale è quella di avere di fronte una moto che non è cambiata poi molto. La linea è quella solita con il frontale più appuntito rispetto alla versione precedente che definirei più "normale" (ma anche più anonimo) rispetto alla prima versione (quella dal 2011 al 2014 per intenderci). Insomma prima versione super strana con quei due fari sovrapposti; seconda versione molto tradizionale e terza versione più sportiveggiante nel look frontale. Quella in prova era verde Kawasaki metallizzato (vedi foto) che ben si sposa con il nero di telaio e motore. Ora ci sono delle luci DRL a led ben integrate nella carena di fianco al radiatore che si accendono di notte per illuminare il lato della curva. Come dicevo però le novità più gustose riguardano ciclistica e motore! Per la prima c'è da dire, innanzi tutto, che fanno una grande entrata in scena le sospensioni elettroniche semiattive (tanta roba): basta infatti settare il menu delle impostazioni regolando mappatura e livello di carico e le sospensioni si sistemano da sole. Guida sportiva e solo pilota? Si irrigidiscono la forcella e l'ammo posteriore e la ciclistica acquisisce più rigore e precisione nella guida tra le curve; hai zavorrina e bagagli? selezioni la corrispondente impostazione ed ti aumenta il precarico, ma la risposta resta fluida per una guida "touring" e via così per tutte le combinazioni possibili....
Addirittura la strumentazione si può integrare con lo smartphone per fornire indicazioni supplementari quali, ad esempio, la telemetria, angoli di piega eccetera... fantascienza!
Dal mio punto di vista le sospensioni elettroniche sono il vero plus rispetto alle moto "moderne" insieme ovviamente ad abs che ormai hanno tutte, una conquista più importante delle mappature di cui, alla fine, si può anche fare a meno...
Visto che siamo in tema di mappature va detto che la Versys ne ha diverse settabili tipo "sport", "touring", "strada" e "rain", alcune full power ed altre con la potenza ridotta (es. la rain). Ovviamente non manca il controllo di trazione impostabile su tre livelli.
La dotazione di serie comprende cambio elettronico sia in cambiata che in scalata (altro omaggio agli sportivi, il che non guasta).
Molto migliorata anche la strumentazione, ora al classico contagiri analogico si affianca un bello schermo lcd a colori con tutte le info disponibili (e sono tante).
Il modello che ho provato ha anche le valigie in tinta che sono capienti e belle a vedersi (sarà paradossale, ma questa moto è più bella con le valigie che nascondono un po' i fianchi piuttosto tozzi e sgraziati).
Monto in sella e le sensazioni da fermo restano positive: si tocca per bene a terra (anche i bikers sotto il metro ed ottanta possono toccare terra grazie ad una sella posizionata abbastanza in basso). Il baricentro è basso e la moto si sposta facilmente (sempre preferibile spostarla tenendosela tra le gambe piuttosto che spingerla standole di fianco... non dimentichiamo che pesa due quintali e mezzo!).
Accendo ed il quattro in linea borbotta tranquillo.... qua non sarebbe male uno scarico un po' più arrogante, ma credo che il catalogo aftermarket potrà soddisfare ogni prurito in tema di sound!
Allora parto per fare (più o meno) lo stesso giro di quattro anni fa: vediamo che succede....
Frizione di burro (altra conferma rispetto al modello precedente e pensierino per la GP che non è esattamente un punto di riferimento in tema!) e cambio che in modalità manuale utilizzando la frizione è morbido e preciso (non altrettanto nelle cambiate con il quick shifter come verificherò di lì a poco).
Rispetto al modello di quattro anni fa il motore è ancora più elastico (cosa che ritenevo impossibile!) e riprende senza tentennamenti da regimi bassissimi (si può riprendere dalla sesta marcia a 55 all'ora e 2000 giri senza problema!). La moto è comodissima, tutto è a portata di mano, il parabrezza è molto protettivo anche per chi come me è quasi un metro e novanta; il peso non si sente e si va a spasso così volentieri!
Io però non sono seduto lì solo per andare a spasso e quando iniziano le curve sulle colline di Marostica apro il gas per capire com'è la situazione: i cavalli mi dicono sono sempre 120 e, alla fine, coppia e potenza restano distribuiti su tutto l'arco di erogazione, quindi ripresa robusta e potenza spalmata su un arco di giri notevole. A dire il vero questo secondo me va un po' a scapito della vera natura dei plurifrazionati, infatti ci si aspetta sempre quella botta di potenza in più che fa andare il motore a fondo scala, ma in realtà non arriva. Intendiamoci: la moto spinge eccome, ma senza acuti particolari e questo da una bella sensazione di sicurezza, ma non fa salire l'adrenalina: decidete voi se è meglio o peggio!
La ciclistica si conferma fenomenale. Anzi ancora meglio rispetto a prima! Le sospensioni elettroniche, i freni potenti e ben modulabili e la posizione di guida regalano vero godimento nel pif paf tra le curve.
Questa è davvero una moto con cui puoi fare tutto senza fatica... l'erogazione corposa e modulabile (ora poi con l'aiuto del TCS puoi aprire tranquillo quando vuoi). Insomma se si alza il ritmo la verdona non si tira indietro e se la cava egregiamente! Il cambio elettronico, come dicevo, delude un po' perché va usato con decisione, sollevando bene la leva in cambiata e comunque lascia sempre la sensazione che ci sia un certo ritardo nella cambiata... per carità, parlo di sensazioni ma si capisce che non è il suo pane...
I consumi, mi dicono, si attestano sui 18 km. litro
Si avverte qualche piccola vibrazione agli alti regimi, ma nulla di fastidioso...
Passeggero sta bello comodo, così come il pilota.
Conclusioni?
Quelle dell'altra volta: moto assolutamente godibile ed ora dotata di ogni figata elettronica al top di quanto c'è a disposizione così come Multistrada, BMW XR o GS, ma ad un costo decisamente inferiore.
Chi cerca una turistica per macinare chilometri, magari con moglie e bagagli al seguito, senza disdegnare qualche uscitina con gli amici tra le curve è accontentato.
Punto debole resta sempre l'estetica che, secondo me, è ancora poco appagante.
Alla prossima!
Favorisco immagini
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Marco
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Nicola Fortunati
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Grande Piccione! :clap: :clap: :clap:
Come del resto sempre ma non diteglielo :whistle: :whistle: :whistle:
Fortunati Nicola :pray:
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