PROVA MULTISTRADA 1200

Discussioni sulle moto di altri produttori
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Max
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Azz...............VIPPISSIMO ! Che fico.........

P.s. La Multi 1200 e' una gran moto.....................e ribadisco il mio non essere talebano...... ;)
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NON DIFENDO A SPADA TRATTA NESSUNA MARCA....TANTOMENO QUELLA DELLA MIA MOTO !
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simonespy
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la multistrada è veramente figa....non vedo l'ora di provarla anch'io, sono curioso di capire come si gesticono i 150 CV su strada... poi la S, vero che costa una follia (ma un GS adv full, quanto costa?), una figata.... chiaro che non è una moto da enduro, anche se in qualche rivista con i loro tester hanno fatto qualche percorso di soft enduro;sinceramente, quanti di voi hanno fatto enduro con la GP? io ho sempre voluto fare un tentativo, andando magari al raduno delle maxy enduro l'anno scorso a chianti, ma non ho mai trovato qualcuno che venisse con me....
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Multiman
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Max ha scritto:e ribadisco il mio non essere talebano...... ;)
si, ma se ce lo ricordi ogni 3 per 2, perde di valore...

la proverò il prox we
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Max
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Tendo a ricordarlo quando penso che ce ne sia bisogno......... :P

Magari pero' sbaglio.......................................................ma non credo. ;)
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alexrinal
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Il 14 aprile, a Bologna, alle ore 13,30 sarò in sella alla Multistrada per tester vip. Poi vi dirò!
Alessandro
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alexrinal
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PROVATA MULTISTRADA

MULTISTRADA, QUATTRO MOTO IN UNA CON UN MARE DI CAVALLI

Bologna - Quattro moto in una grazie ad un click sul manubrio, cavalli in quantità, tenuta di strada eccellente, assetto giusto e calibrato, gomme (Pirelli) studiate ad hoc, vasta gamma di accessori, comfort di guida. In sintesi si potrebbe riassumere così la nuova Ducati Multistrada che arriverà a giorni nelle concessionarie. A prima vista la Ducati (che non ha nulla a che vedere con la Multistrada uscita di produzione il mese scorso e né tanto meno è da considerarsi una sua evoluzione e, spiegano in Ducati, il nome è rimasto per sottolineare la filosofia del nuovo modello, ossia una moto per "multistrade", da asfalto a sterrato, da pista a autostrada) non è imponente come le altre enduro (Bmw Gs, Granpasso, Kym 990, SuperTenerè, etc.) e volutamente il centro design Ducati ha cercato di concentrare il colore in forme che diano una dimensione contenuta. Ma la vera sorpresa è quando ci si sale sopra: la moto è contenuta e tutto è a portata di mano e di piede e grazie alle sue varie selle è possibile far accomodare in tutto comfort sia chi è alto più di 1 metro e 87 sia chi è sotto il metro e 50 centimetri. I quattro assetti regolabili da un interruttore sul manubrio, poi, livellano la moto a varie altezze, così come è possibile scegliere la taratura dell'ammortizzatore posteriore a seconda che si viaggi da solo, da solo con bagaglio, in due e in due con bagaglio. Facile la messa in moto senza la chiave tradizionale ma con la chiave che si può tenere in tasca ed agisce entro 2 metri dalla moto. Sul manubrio, poi ci sono due portaoggetti con coperchio e il quadro comandi è di facile lettura e presenta contagiri, marcia inserita, temperatura motore, livello manopole riscaldate, grado di assetto inserito (urban, touring, enduro e sport), velocità, etc. Manca il comando delle 4 frecce, mentre nell'insieme la grafica e la scelta di design del quadro comandi sembra un po' datata; sarebbe stato meglio una soluzione digitale-analogica. Decisamente brutto il cerchio che contiene le spie degli indicatori di direzione. Comodi e di ampia visibilità i due specchietti retrovisori. Criticabile la sella che presenta il sellino per il passeggero a sbalzo e che può battere contro la schiena. Sotto il sellino del passeggero è ricavato un ampio e comodo portaoggetti. Di serie sulla versione più accessoriata ci sono le due borse che variano la capienza con il coperchi differenti, da 54 a 70 litri. Bello e comodo il bauletto. Fari anteriori e posteriori visibilissimi ma al momento non sono previsti fari supplementari. Comodo il parabrezza regolabile e il parafango posteriore. Prevista la predisposizione per il navigatore Garmin con presa ausiliaria. Poco estetico il cavo che regola le manopole riscaldate. Finiture in genere accettabili e molto bella la gamma dei colori.Per chi è alto le pedane sono un po' troppo spostate indietro e chi ha piedi oltre il 45, punta sulla pedana, rischia di toccare con il tacco la pedana posteriore del passeggero. Decisamente scarso il cavalletto laterale che, seppur preciso, sembra cedere da un momento all'altro.

In strada la Multistrada si comporta come una moto facile anche al primo impatto. In versione urban è come guidare uno scooterone: agilità, assetto più basso, ripresa costante consentono di sgaiattolare via nel traffico cittadino in tutta sicurezza e tranquillità. In versione sport i 150 cavalli si sentono tutti e la Multistrada si trasforma in una bestia di potenza. Nonostante questo, la moto, grazie anche all'Abs mai sofferente anche all'estremo, perdona anche minime variazioni di guida. I cavalli comunque ci sono e si sentono e il bicilindrico testa stretta 11 gradi spinge che è un piacere. Ottima l'impostazione touring che imposta la moto per graduali riprese di cavalli con aumento lineare e costante. E' bene comunque tenere la moto sempre sopra i 2 mila giri per goderne la ripresa e la potenza. Nella versione enduro, infine, è garantita la massima guidabilità su sterrati e strade con asfalto rovinato con decisa progressione anche con marce alte e con un filo di gas. I consumi (serbatoio da 20 litri che consentono autonomie sui 300-350 chilometri e più se si viaggia a velocità non elevate) sono accettabili e alti rispetto alla concorrenza. Infine, il tagliando scatta ai 24 mila chilometri, quello inerente la verifica delle valvole, chilometraggio decisamente alto che rappresenta spesso un livello di vita elevato per una moto e che, quindi, non va incidere sulle tasche.

In complesso un voto, da 1 a 10 potrebbe essere 9 e mezzo con qualche piccolo cedimento su alcuni dettagli che per il prezzo (19 mila euro) potrebbero avere avuto più attenzione. Precisando che si tratta di una moto decisamente poco paragonabile alle altre enduro perché molto diversa, ossia una vera moto multistrada, polifunzionale, che aprirà un segmento nuovo nel mercato e che la concorrenza sarà costretta a copiare.
Alessandro
Pauci sed semper immites
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