I test del Piccione: Yamaha MT-10

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piccione
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Consapevole che alcune tipologie di moto possono essere non propriamente adatte ai “palati” dell’utente medio di questo forum io me ne frego e vi propino le recensioni di tutte le moto che provo, anche se a voi non interessano, fosse anche solo per il fatto che poi, a distanza di tempo, mi vado a rivedere cosa ho scritto e non mi dimentico le sensazioni provate per ogni modello.
La mia attenzione questa volta è caduta sulla Yamaha MT-10 e vi spiego anche perché.
Premesso che io provengo da una ventina d’anni di nude sportive e mi sono convertito per la prima volta al mondo delle “Crossover”? “Sport-Touring”? Boh insomma alla GP solo un paio d’anni fa, quando è uscita la MT-10 mi attirava per la particolarità delle linee e per le prestazioni, oltre che per un prezzo decisamente “d’attacco” come da politica aziendale Yamaha negli ultimi anni (scelta che mi pare stia pagando in termini di vendite). Sta moto però mal si concilia con le attuali esigenze di un ormai attempato motociclista che sta prendendo la piega (sempre piega è!...) del turista sportivo, ragion per cui non avevo più considerato l’eventualità di provarla. Poi è uscito Due Ruote di Ottobre eeeeee….. Taaaaccccccc! Trovo la prova comparativa tra Super Duke 1290 GT (altra moto che proverò) e proprio la MT-10 che, attenzione amici, è in configurazione “touring” con parabrezza, paramani, borse laterali e sella confort… tutta nera senza colori shock piuttosto stucchevoli è anche molto più bella, quindi … vista così… Beh! Pare quasi quasi una Sport Touring! Allora decido; prendo in mano il telefono e chiamo Giovanni in Yamaha per fissare un appuntamento. La voglio provare! :whistle:
Un’ora dopo la telefonata sono là con la moto pronto a partire. Questa Ha pure lo scarico Akra tanto per gradire. A guardarla da vicino di fianco alla GP appare subito evidente che la vocazione turistica è quasi un simulacro: la GP è molto più grande, molto più alta, la sella è molto più lunga… insomma la MT10 è proprio una naked nelle forme e nelle quote ciclistiche. Noto che le pedane passeggero sono altissime per cui già immagino la faccia di mia moglie se mi presentassi a casa così…  Il look però è intrigante, puro spirito street fighter in linea con l’imprinting “faster sons” che il marchio sta pompando a mille da due anni a questa parte.
Mi siedo e… sorpresa! Si sta comodi, con una posizione naturale, manubrio e pedane ben spaziati, braccia distese, busto caricato il giusto e gambe non troppo raccolte: schiena, polsi e ginocchia ringraziano! Accendo. Il sound è bello pieno con l’Akrapovic che restituisce senza troppi filtri l’input della spinta dei quattro cilindri che pompano là sotto (certo che siamo agli antipodi rispetto al “castagnone” secco e roco che esce dallo Zard della GP… qua c’è un sibilo da crotalo che promette meraviglie…). Mi hanno spiegato come funziano mappature e controllo di trazione e quindi parto con la moto settata da “rookie” quindi mappa standard (tranquilla) e controllo trazione al massimo “3”. Parto e noto anche qua una frizione a filo, ma morbidissima con rapporti cambio precisi ma un tantino troppo ravvicinati non nella sequenzialità delle marce, ma proprio al pedale, per cui a volte si fatica con il folle. Nella guida urbana la moto è un agnellino docile con un motore super elastico che trotta nelle rotonde anche a marce alte; lo sterzo è un tantino pesante nelle manovre da fermo o al minimo del movimento, ma evidentemente poi questo si trasformerà in precisione di guida nella fase dinamica…
Svolto per le strade ormai note per uscire dal caos del traffico cittadino ed alla prima occasione comincio a darci dentro col gas: disastro! L’elettronica taglia tutto subito con il risultato che la moto singhiozza cercando di distribuire col contagocce la grande cavalleria che ho sollecitato! Così non va’! Mi fermo e cambio subito il setting: mappa sportiva “A” e controllo trazione ridotto a “2”; riparto e rispalanco il gas: Oleeeeee …. Mamma mia! Adesso ci siamooooo. La belvetta spinge che è una meraviglia con la ruota che fa davvero fatica a restare per terra. Provo e riprovo così il percorso guidato con qualche bella curva in mezzo alla campagna provando le varie configurazioni con mappa “B” (supersport) e trazione a livello minimo “1” per poi combinarle. In realtà, con mappa “A” o “B” le differenze non sono tante… la moto va a piena potenza, forse la Super sport tiene un allungo superiore a scapito dei medi regimi, ma è appena percepibile.
Provo il quick shift (ne è dotata solo in “salita”) trovandolo ben a punto, meglio sia di MV Agusta che di BMW XR, ed è davvero una figata! La moto in curva è precisa ed agile, forse un pelo troppo reattiva per cui va gestita con attenzione soprattutto in fase d’inserimento. I freni sono a punto anche se per spremerli bisogna usare un po’ più di forza rispetto a quanto si sarebbe propensi a pensare.
La verità è che mi trovo piuttosto in disaccordo con le recensioni che di questa moto ho letto su varie riviste: dicono tutti che è una moto facile, intuitiva ed adattissima ad una guida stradale poco impegnata; in realtà trovo che questo sia vero solamente se si va a spasso con la mappa più morbida e con tutti i controlli di trazione attivati. Se guida “d’attacco” con la mappa sportiva il motore diventa rabbioso, l’effetto on-off si sente in modo marcato e diventa abbastanza facile scomporsi; insomma richiede attenzione ed una buona sensibilità del polso. Dopo un quarto d’ora di guida sportiva tra le curve avevo persino un po’ di nausea! Probabilmente questo fatto è dovuto anche ad un’elettronica forse un po’ grezza o “basica” che fatica a trovare la combinazione ideale tra confort di guida e precisione… Certo che le soddisfazioni in termini prestazionali non mancano di sicuro! Non appena si riprende il controllo del respiro gli urletti di soddisfazione dentro al casco nascono spontanei! :dance:
Un appunto alla sella che è piuttosto dura, ma optional c’è una sella confort decisamente più riposante per le terga. I blocchetti sono di design moderno anche se un po’ troppo grossi. La strumentazione è completa con tutte le cosette al loro posto compreso livello del liquido (ce l’hanno tutti tranne noi!), indicatore di marcia inserita (un po’ piccoli i numeri) ed una pratica spia “eco” che indica il regime di giri giusto per ottimizzare i consumi (qualche volta l’ho persino vista accendersi!), flash di cambiata che però non ho ben capito come è tarato perché si accendeva prestissimo!
Di solito alla fine dei miei test faccio sempre qualche raffronto con il nostro bombardone, ma qua in realtà gli accostamenti risultano improbabili: le moto sono molto diverse anche se va detto che pure con una sportivona come la MT 10 si può passeggiare a fil di gas senza che la moto singhiozzi od abbia incertezze e/o mancamenti; in questo senso è davvero facile.
A chi è adatta la MT10? Sicuramente ad uno sportivo che non apprezza la posizione sacrificata di una Super Sport ed abbia anche velleità di viaggiatore. Il tutto a patto che non viaggi in coppia! La zavorrina qua è davvero candidata ad una prematura separazione!
Alla prossima gppisti!
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Marco
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Marco
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a.re27
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Super recensione come sempre :clap: :clap:
Sono salito solo da fermo e confermo le sensazioni per la posizione riservata al pilota (nella versione normale le braccia erano più caricate) e la poca considerazione rivolta al passeggero anche in questa variante "touring".
L'unica cosa che non mi è piaciuta molto è la troppa plastica qua e la (idem per l'MT09/07), che se da un lato contribuisce a tenere basso il prezzo è il peso, dall'altro mi da una sensazione di "posticcio", amplificata dal fatto che si parla di una moto da 160 cv imparentata (cugina lontana eh :) ) con l'R1
Renato -- Miss GP 2022 --
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Aranciok
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Aranciok ha scritto:... manderei le tue recensioni alle varie riviste di settore ...
Beh questo è un complimento! Grazie Stefano... :P
PS: Se le vuoi mandare.... non oppongo questioni di privacy! ;)
Marco
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