Moto Morini diventa cinese

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emibuc
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Il vero problema, secondo me, non è chi l'ha comprata, italiano o straniero.
E' cosa ne vuol fare !
Se serve il marchio per vendere scooter o motoleggere con il nome Moto Morini, beh, allora è finita !
Se, invece, si fa una operazione come Audi ha fatto con Ducati, cioè sviluppare il motore tipico del marchio e dargli ulteriore visibilità, magari allestendo pure mezzi di minore cilindrata ma sempre con una identità precisa di marchio....allora benvenuta Cina !!!
D'altronde, non credo che i cinesi siano in grado di concepire e sviluppare un motore innovativo e unico come è stato capace, per due volte, il nostro Ingegnere. Quindi, riassumendo, la vedo scura ! :think: :snooty:
Emilio
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morinetto
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:o Consoliamoci con l'Amico Frascoli che ha disegnato questa Suzuki Katana
https://www.motociclismo.it/galleries/single/68490/6 :clap:
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Maurizio
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Facendo due conti:

MM è stata acquistata 7 anni fa per circa 2 milioni di euro.
Mettiamo che sia stato investito un milione di euro dalla nuova (vecchia) proprietà.
Totale spesa: 3 milioni di euro.

Ora è stata venduta per 10 milioni di euro.
Togliamo i 3 milioni di euro spesi, fanno 7 milioni.

In 7 anni.

Significa un milione di euro all'anno.

Non male.
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Maurizio
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superbepi
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Io mi chiedo se i dieci milioni siano veramente 10 sul banco o ci stia dietro qualche altra operazione tipo Milan ... mah sarà ma non vedo il valore 10 nella MM

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Giuseppe. Miss GP 2013
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emibuc
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A me, cinesi o italiani, interessa solo che mi facciano trovare i (pochi) ricambi che mi servono per fare km....
Se poi facessero una Granpasso rinnovata, con motore sviluppato.....ci farei un pensierino !
Emilio
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bicilinder
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emibuc ha scritto: mar ott 02, 2018 9:40 pm Mi è sempre stato chiaro che erano dei semplici speculatori.....
Ora non resta che sperare che i cinesi siano più appassionati.....
Forse è più probabile il contrario.... il che non è detto che sia un male.
Penso che le intenzioni iniziali fossero meritevoli però la partita è stata molto più dura del previsto e certamente certe scelte gestionali non hanno aiutato. Moto come la Rebello è meglio non nominarle.
E' stata un'impresa semifallimentare ed il tanto auspicato rilancio non c'è stato o almeno, non nella misura sperata ovvero quella che ti consente di fare utili.
Maurizio ha scritto: mer ott 03, 2018 5:22 am Leggendo le notizie del 2011 e quelle attuali, sembra che Moto Morini sia stata comprata 7 anni fa dal fallimento per 1 milione e 960 mila euro, adesso è stata venduta per 10 milioni di euro. Quindi 8 milioni in più. Non male.
Troppo semplicistici questi calcoli. Le perdite di esercizio in questi anni pare siano di gran lunga superiori (multipli a dire il vero) dell'investimento iniziale.
Vorrei sbagliarmi ma l'impressione è che la Morini fosse ormai una scialuppa alla deriva dal destino segnato. Quella cinese una motovedetta che passando l'ha strappata dall'ennesimo tragico epilogo.
Chissà, forse moto come la bellissima Milano e la nuova Scrambler, sono state determinanti nel suscitare l'interesse di questi nuovi investitori che consentono ai vari Jannuzzelli e Capotosti di salvare il salvabile. Di guadagnarci non credo proprio.

Mie impressioni, assolutamente smentibili ovviamente.
emibuc ha scritto: mer ott 03, 2018 5:46 pm A me, cinesi o italiani, interessa solo che mi facciano trovare i (pochi) ricambi che mi servono per fare km....
Si, avrei preferito italiani ma in effetti, in fondo, è quello che interessa anche a me. Poi, un domani, quando sarà il momento di cambiare moto, se ci sarà una Morini interessante ne sarò felice, altrimenti....
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era solo questione di tempo.
Senza sviluppo non è che potevano andare avanti con delle moto progettate 10 anni fa e vendute a prezzi esagerati.
A parte qualche ritocco estetico e di elettronica per l'euro 4 le moto sono rimaste quelle. Motore e telaio sono sempre quelli del primo progetto. Corsaro e 9 1/2 da cui poi sono nate le altre ma fondamentalmente ci sono 2 motori e 2 telai.


Cmq se faranno come con la Benelli sarebbe già qualcosa.
L'unico problema e che poi la produzione poi passa in Cina.
Ormai sono piu' di due anni che vivo qui in Cina, ho avuto modo di conoscere un rivenditore cinese di Benelli e lui ogni tanto mi manda delle foto della fabbrica cinese.
Qui i numeri fanno paura vendono decine di migliaia di moto al mese.
Poi mi sembra che anche in italia ormai la Benelli TRK 502 / TRK 502 X è una delle moto piu' vendute.
A loro,pero', interessa solo acquisire il brand italiano (che qui fa fico) e poi vendere sul mercato locale modelli di cilindrata piu' piccola (fatti in Cina) su una platea ben piu' grande. Poi, forse, usciranno anche sul mercato internazionale

in ogni caso prima di giungere a conclusioni affrettate aspetto di vedere che succede.
Alberto
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morinetto
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YESTERBIKE INFORMA FLASH 4/2018:

"Proprio non ne sapevo nulla - esordisce Lambertini - questa notizia ha sorpreso anche me. Oltretutto è da almeno un anno che non ho contatti con Jannuzzelli. Ad ogni modo penso sia una notizia positiva, perché almeno con la nuova proprietà il marchio verrà salvaguardato e vivrà ancora. Presumo che vedremo i loro scooter marchiati Moto Morini, ma ripeto ben venga una proprietà cinese se farà sopravvivere un marchio che altrimenti sarebbe stato destinato alla soppressione. Jannuzzelli in questa avventura ci ha rimesso cifre importanti e inevitabilmente non poteva continuare così. Di soldi non ne voleva più investire, sapevo che voleva cedere; dobbiamo solo essergli grati per aver tenuto il marchio in piedi. Se lavorerò con loro? Non so, io sono un libero professionista, se mi chiamassero sarei ben lieto di collaborare con loro, ma finora non ho sentito nessuno, anche perché non ho alcun contatto".
"In Morini attualmente lavorano una quindicina di persone e quei posti di lavoro saranno salvi - riprende l'ing. Lambertini - E' un bene che qualcuno ci creda, che poi siano i cinesi poco conta. Del resto per rimanere in vita a un'industria motociclistica servono i numeri e nelle moto questi numeri in Italia nessuno è in grado di farli. La stessa Ducati che è grande e strutturata bene va avanti con difficoltà, nonostante venda e abbia una forte promozione internazionale derivata dalle corse."


"La moto - aggiunge l'ing. Franco Lambertini - è sempre costata di più della auto in proporzioone all'oggetto. E con i numeri bassi proprio non si riesce andare ad avanti. Occorrono dei volumi di produzione e vendita che in Italia nessuno riesce a fare, parlo di moto naturalmente e non di scooter. Si fa molta fatica a fare economia di scala, non tanto per il motore che può venire utilizzato per più di un modello, quanto per gli altri componenti di carrozzeria che compongono la struttura esterna, come serbatoio, fiancatine e sella. Uno stampo in plastica, anche piccolo, costa 30-40.000 euro, così per una moto si possono spendere anche 500-600.000 euro. E recuperare quei soldi su più modelli è un'impresa impossibile facendo numeri relativamente bassi. Il guadagno diventa un'utopia. Una volta anche in Cina lavoravano con numeri limitati, adesso non è più così: per meno di diecimila pezzi neanche ti guardano in faccia. Comunque lo ribadisco: che siano benvenuti i cinesi, almeno la Moto Morini esisterà ancora". :(
Concordo con L'ing. :|

Non è facile capire quanto ci hanno guadagnato perchè è vero che la Morini fu presa ad un prezzo molto basso (1miloine 900 mi sembra ma vi faccio notare che non c'era nessun concorrente a poter rilanciare l'Asta ) ma non è mai stato chiaro quanto ha pagato mi pare fosse il 2015 Jannuzzelli a Capotosti per ricomprarsi la sua parte solo loro sanno se hanno perso o guadagnato poi sono state fatti piccoli investimenti ma Sbagliati (vedi Rebello o merchandising vari )più il cambio di sede ecc.. -ecc.
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mihai
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Oh no ... Questa è la fine di sicuro. :?
Spero che i pezzi di ricambio saranno disponibili per 2 o 3 anni in più. Ma dopo, è finito.

In nessun modo i cinesi continueranno a fornire ricambi OEM per le moto originali.
Prima di tutto, non sono interessati al mercato estero. Hanno solo bisogno di vendere a livello nazionale, perché il mercato in Cina è più grande di Europa e Stati Uniti messi insieme. Inoltre, in Cina non hanno bisogno di occuparsi di leggi e regolamenti "scomodi".

In secondo luogo, le motociclette a benzina sono vietate nella maggior parte delle grandi città. E i motori da 1200 cm sono quasi sconosciuti. Probabilmente faranno solo scooter e moto da 250 cm con il distintivo Morini.


Dubito persino che abbiano speso 10 milioni sul marchio. E se lo facessero, probabilmente venderanno tutto ciò che possono e recupereranno metà del denaro.
Non stupitevi se alcuni progetti immobiliari finanziati dalla Cina appaiono al posto delle fabbriche o dei magazzini Morini.
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ridermike
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Eh si, la faccenda si fa grigia... :eusa-think:
speriamo che il marchio possa essere rilanciato, su diversi mercati oltre a quello italiano, mantenendo il più possibile spirito e valori originari (anche Volvo è di proprietà cinese). Chiaro che aspettarsi questo dai cinesi è difficile, ma neanche dagli italiani, che sarebbero potuti intervenire data l'"esiguità" relativa della spesa (vedi anche il passato relativo alla proprietà Cagiva). Non credo comunque che senza un reparto progettazione si potesse andare avanti molto a lungo; ok il corsacorta ma non si può protrarre all'infinito lo sviluppo di nuovi modelli e cilindrate.

Ma forse il discorso è differente, i cinesi si dimostrano appassionati ai marchi di prestigio italiani, forse anche senza conoscerne la storia, ma semplicemente perchè ce l'hanno; il tutto abbinato a tentativi di penetrazione sui mercati mondiali che in questo periodo stanno andando, a livello globale, verso modelli più accessibili. Il problema quindi sarà se continueranno a fare moto che piacciono a noi :twisted: (bello ad esempio il rilancio Benelli, ma tra i nostri 1200 e i loro 500 ce ne passa, a quel punto compro una giapponese...)

Orgoglio Morinista sempre avanti!
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